Dentro ai soldi

Il Cinerofum, nelle consuete vesti di Elena e me, prosegue il tragitto nella cinematografia di Spike Lee. Il regista afroamericano nel 2006 realizzò un thriller poliziesco che colpì per il taglio sinuoso, elegante, che non ne pregiudicherebbe ritmo e attesa. Con tutte le logore maschere hollywoodiane sul palco, forse annoiate dall'ennesima rapina in banca nel centro di Manhattan, con buona pace delle innovazioni impercettibili, "Inside man" vi intratterrà senza sussulti.
Ancora lui, l'inglese Clive Owen, qui dove la sua grinta stanca e disillusa proprio non dovrebbe stare. Sigh. Mi tengo questo Robin Hood antinazista un po' confuso.
Un altro joint di Spike Lee poco stupefacente. Cosa: "La rapina perfetta ad una banca". Come: "con intoppo". Scritto dallo sceneggiatore classe 1967 Russel Gewirtz, due lavoretti all'attivo, gioca sugli intrecci di retrovia. La figura della negoziatrice, Mrs. Wolf istituzionale, dovrebbe accattivarsi il pubblico. Il risultato è una bulla da bar, che dando dinamo alla pellicola, ne mostra la scarsa carica. La trovata degli interrogatori/interviste agli ostaggi, per un pizzico di realismo, rimane un grumo fastidioso non assorbito. Cast sbagliato, per me, Mr. Owen non potrà mai essere cattivo. La colonna sonora da serie TV non aiuta l'affezione per questa supponente "Squadra investigativa".
Mediocre, d'autore ben poco (la sequenza della sontuosa scala a chioccia). Abito cucito con originalità, sì: la banca è presa, il bottino è già nelle borse, ma dov'è la tensione? Con tutta questa ironia ("Se dà la mancia me la tengo"), i dialoghi spigliati (doppiati malamente, ancora una volta, dai netflixiani troppo umani), si paga in effetto. Piani sequenza incalzanti, per atri illuminati cui dovremmo rivolgere sguari commossi. "Perché lo so fare", Jodie Foster convocata a far parte di questo di fieri americani. Dopo un'ora e mezza sorniona, a venti minuti dalla fine, l'"intoppo". Ma quanto regge? Di quale crimine sarebbe colpevole l'uomo d'affari? L'aver fatto soldi? Ritardatario, nell'ultimo minuto, il primo scorcio di vita dietro al tenente protagonista, un Denzel Washington carico a molla; come bastasse (se non vuoi non farlo).
In sala Valéry, si è concordi. Poca roba.
(depa)

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