Avanti con Ridley Scott. Con Elena immersa nel suo personale corso di Storia, una particolare pellicola insisteva nello Studio Negri: "Le crociate" (t.o "Kingdom of Heaven"), del 2005, è un kolossal concepito, diretto e interpretato solennemente. Come un turbine di violenza, la storia attraversa valli e deserti, lasciandosi dietro miserabili eroismi, bieche leggende.
"Un contadino torna da quella terra...". Baliano di Ibelin arruolato, sempre solennemente da Goffredo di Ibelin (sarà padre?). Epica forzata, opprimente, come la furia guerresca Guido di Lusignano. Baliano pensieroso, crucciato, agirà. D'altronde "chi non aveva nulla, a Gerusalemme era padrone della città". A lato di Baldovino re lebbroso, il conte Tiberias vorrebbe evitare il sangue, mentre il templare Reginaldo di Chatillon ne va pazzo. "Una rarità, il cavaliere perfetto", Baliano protettore dei pellegrini. Rallenti a tutto spiano, su Orlando Bloom, vituperato quanto concentrato sulle tribolazioni di cavaliere inatteso, e su Eva Green, avulsa dall'"Overture" all'"Entr'acte", con l'assedio finale contro gli occupanti. Per cosa, "Dio o ricchezze di terre?". Chiedere alla moltitudini ronzanti in questa pellicola che intrattiene con meraviglia.
(depa)
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