Alienestate

Sempre più irto e audace il trekking con Hiroshi Teshigahara. Condotti da "Foglio", arriviamo al 1972 giapponese, quando il regista tokyota realizzò un'atipica pellicola pacifista, dal taglio originale, col giovane disertore statunitense intrappolato da burocrazie e culture: "Summer soldiers".
Scritto con John Nathan (giapponelogo (!), USA classe 1940), diretto e prodotto da Hiroshi, spiazza e segna. Divisa da una parte (nel cesso alla turca), vita dall'altra. Amore a pagamento scalda più delle esercitazioni. Attorno alle basi miltari tutto-nulla può succedere. Mangia uomini dai colori vivaci, GI americani, GI-Joe ma ancora più idioti. Smarrimento esistenziale, senza che nessuno muova un dito (napalm sì). Tradizionali e impietosi pesci rossi fanno boccacce, mentre il regista zooma rapido su sguardi di donne turbate. Selvaggio, "teppista!". Da Iwaki (Fukushima) a Tokyo. Ragazzi, uomini, ragazze, donne, tutti soli. Ancora un'estraniante pellicola sull'alienazione: sulla terra giornate spese male, alla rinfusa, alla rincorsa (di sé). Privo d'amore, cresciuto a solitudine ed espedienti, nascondendosi senza meta. Militare è fuga. La più vigliacca, certo, che mitraglia all'indietro.
Un pensiero a Reisen Ri, la protagonista tutta ossa e cuore, attrice culto, classe 1942, scomparsa l'anno scorso causa polmonite.
(depa)

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