Lastrica Storia

I western non mollano perché supportati da un'industria colossale, in grado di sfornare direttori capaci, attori ben pagati. Sidney Salkow (1909-2000), sceneggiatore, drammaturgo e accademico newyorkese, infuse le sue idee in una pellicola dove bianchi e pellirossa sono trattati per ciò che furono, conquistadores e sterminati. Ne "La strage del 7° cavalleggeri" (t.o. "Sitting Bull"), del 1954, la giusta vendetta per Custer e i suoi.
"In CinemaScope" la "M.G.M." presenta Dale Robertson nelle vesti di "Bob" Parish. Le "Colline Nere del Dakota" (Sioux) sono assediate dall'uomo bianco, in cerca del suo tesoro: l'oro. Toro Seduto, voce narrante, sarà uno sguardo angosciato all'orizzonte dell'ultima battaglia (generalo Custer, baffone testardo, non verrà scalpato).
Little Bighorn, 25 giugno 1876. Una piccola scintilla di rivalsa, luminosa da romanzarci su, da ripercorerre con cavalcate stremanti, amori burrascosi e accordi segreti. Taglio classico per un'epopea leggendaria, criminosa, fatale. Le tendine sgargianti delle "ufficiali" stonano con la miseria dei campi di detenzione degli occupati. File indiane, duelli indiani, coi "Lunghi Coltelli" pronti a fare male. Regia elegantemente disposta alle magie scenografiche e attenta all'effetto corale dei personaggi.
Robert Parish, maggiore, ehm, capitano con una sua coscienza, quindi inadatto alla disciplina, eviterà massacri e domerà la sua bisbetica. Alto traditore, schivatore di eccidi, rimasto senza bottoni, verrà graziato proprio dall'unico uomo incontrato.
"Così la pace tra bianchi e indiani...", sì...sì...
(depa)

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