Ipocrisi

Era stato in quel week end milanese di sgomberi prenatalizi in duomo, celere e digos a fermare e identificare chiunque senza pacchi d'acquisti, che eravamo entrati, trio d'alici delle meraviglie, nel paese di "A summer place". Alla "Locanda dell'amore", vige lo "Scandalo al sole" (1959), di Delmer Daves. Un proposito da panico, ieri l'ho mantenuto. Fiammate giovanili, braci ancora vive. Le isole dei ricchi, si sa, sono circondate da alghe afrodisiache.
Warner Bros tra irrefrenabili e spumeggianti onde e le svolazzanti musiche di Max Steiner. Dal bestseller si Slohan Wilson, "in Technicolor", approdiamo a "Pine Island", ospiti del suo elegante e decadente "Inn". "Essere guardati senza sapere da chi", "Movimento sul davanti". "Tutti hanno piccoli peccati da nascondere". "Ipocrisia della buona società e sua etichetta". "Le cose più inaspettate, anche dalla gente cosiddetta 'per bene'". Dai, "nella grande chiesa episcopale!".
"Johnny dammene un altro, ora e qui!". Non travisate, tutti abbottonati; non restano che "Solitudine e passione, insofferenza e ribellione", ma "Provare piacere nel concedersi, no. La distruggerebbe".
"Case di vetro", occhio alle pietre.
(depa)

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