Trolley

E mo' ve lo tenete
. A tutti i fan di Clint Eastwood regista dico "Ore 15:17 - Attacco al treno" (t.o. "The 15:17 to Paris", 2018) è roba vostra. Una sfilza di pellicole da evitare è il lascito del regista californiano. Assieme alla rappresentazione più ipocrita e meno cosciente degli eroismi (militari). Bambino cresciuto nel cinema, continua a pensare come tra ranger & indiani.

Bicipiti da trolley, prima del titolo. Poi si parte col racconto di Clint, che riparte dalle medie, all'incontro dei tre amici-eroi fuori dall'ufficio del preside...teribbile prende forma il determinismo d'accatto di un Hollywoodiano di successo. Tesi: amici fedeli, se addestrati come marine, possono sventare attentati. Le note di chitarra sulla preghiera serale del bambino...Le prime lezioni assimilate: Guerra come "storia, cameratismo, solidarietà in trincea" (sic). Sentite Clint: se i figli si allenano giocando alla guerra, saranno al sicuro in interrail. "Aiutare gli altri", pizza Domino, TV e cori pro-aviazione ("top della nazione"). Con la benedizione di Dio. Di corsa, selfie e stick, chiacchiere per dialoghi per il suo (noioso) realismo (solo cibo e wifii: il quadro è credibile). Eroismo ancora militarreligioso, AMEN (parola di François Holland). La fiera della vanità fa sfoggio di ciò che ha: medaglie. Con rispetto, pure Elena lo trova "da Netflix, pare fatto da un regista qualunque", appunto. Code impagliate, dinanzi ad uno dei "dieci peggiori film dell'anno", chiedono "giusto una stelletta" in meno: per me, all'attore ne restano poche.
(depa)

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