In televisione "Lo sbarco di Anzio" (t.o. "Anzio") che mi permette d'incontrare per la terza volta Edward Dmytryk e di conoscere il regista abruzzese Duilio Coletti (1906-1999). Pellicola storica del 1968, romanzata con sapienza, nelle interpretazioni trova le armi giuste per combattere.
Napoli 1944. Il generale Robert Ryan, "Special guest", è accolto dalle note festose di Riz Ortolani. "With Peter Falk", che renderà il suo caporale Rabinoff indimenticabile. Giuseppe Rotunno alla fotografia impeccabile. Insomma gran produzione italo-americana, come d'uopo (Dino De Laurentis). Mark Damon fa il rodeo sui lampadari, mentre Robert Mitchum è un corrispondente di guerra, solo penna, ma anche lui prenderà il fucile. L'amore come ultimo respiro, prima della guerra. I "Diavoli neri", reparto speciale USA-Canada (terra del regista), sbarca ai piedi delle minacciose colline di Anzio. Nell'attesa, riflessioni sulla guerra..."per sopravvivere", "o si uccide o si viene uccisi", qualcuno ci crede. Falk non lo fa per la democrazia. Lui fa la guerra per sentirsi up. Fuoco alle polveri! In tre, a 5 Km da Roma, che pare una Città Aperta (e piena di ragazze con "mani così"). Kesserling è agitato, vai di "Linea Cesar". Generali giocano, tanto mica...(come Cadorna). Tra gli ulivi laziali, un film bellico dal buon ritmo, che non sarebbe lo stesso senza Dmytryk, e Coletti?, dietro. Col bracco bianco e la foto del figlio tra gli stivali del padre ammazzato. Impietoso verso le balene spiaggiate, i generali: "Non per sopravvivere, ma perché gli piace" (come Peter). "Una condanna dura per tutte quanta l'umanità", -"Sì, ma se almeno lo accettassimo...".
Pellicola semireazionaria che, se contiene cliché (meno di altri bellici più noti), almeno li ha ben dispiegati. Con le sue critiche alla guerra e la sua visione, racconta di Dmytryk terribilmente disilluso. "Ciao, ciao, blackbird!".
(depa)
Pellicola semireazionaria che, se contiene cliché (meno di altri bellici più noti), almeno li ha ben dispiegati. Con le sue critiche alla guerra e la sua visione, racconta di Dmytryk terribilmente disilluso. "Ciao, ciao, blackbird!".
(depa)
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