Educazione Capitale

Con un balzo da riavvolgere passo al terzo giorno di Trieste FF, quando alle 14:00, con Elena eravamo sempre lì, avanti a sinistra, pronti per...manco so il titolo. Ma "La lezione di Blaga", invece, è un film bulgaro che uno, poi, si porta dentro. Grazie al volto ed al carattere delle protagonista. Ed allo stile maturo, graffiante e delicato, messo in scena dal regista di Sofia, classe 1966, Stephan Komandarev. La truffa capitale si ritorce contro tutti.
Anziana vedova addolorata. La truffa è allestita. Šumen, Bulgaria. Dov'è il monumento ai Fondatori della Patria Bulgara più grande del mondo...Ma la m.d.p. resta "salda" sulla protagonista. Pagare le bollette, bere un caffè e alzarsi. Una routine da rimpiangere quando l'umanità attorno si fa glaciale. Ma, dopo l'apprendistato, Blaga sarà pronta. Qualcosa già noto, come pretendere la tomba al posto del "loculo". Qualcos'altro di nuovo, come lo strozzinaggio ad alzare il valore. Romanzo di formazione d'una cittadina, tra i vari moduli quello "dire al proprio studente che non otterrà mai nulla". Il luminoso capitolo de "Il Monte dei pegni" di per sé. Vari laboratori: umiliata nella sua solitudine da stampa aguzzina e istituzioni ipocrite. Requisiti: "Auto-muniti" e "orari flessibili", i precetti del proletariato dissolto, nascosto tra i focolari bombardati. Come in GTA, il cell squilla per il colpo. Se non è "ganza", però, Blaga reagisce da tosta. Minchia, che finale (a Marigrade appagata non è nemmeno stato necessario...ahahah). Pellicola che si dimentica difficilmente, in un film, quello di Komandarev, dalla scrittura e fotografia encomiabili. Voto: 7, se non qualcosa di più. W Blaga!
(depa)

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