Nodi ritorni

Dopo la quasi recente lettura del libro di Ferrario su R.W.F., come avrei potuto lasciarmi sfuggire la proposta di "Iris" (il canale), per il "Ciclo grandi avventure", "Il ribelle d'Irlanda" (1955), diretto dal regista ritenuto principale ispiratore del mitico regista tedesco? Trattasi di Douglas Sirk (1897-1987) che, come spesso m'accade al primo incontro, conosco per un sentiero laterale. Ma è splendido e avventuroso quello che affaccia sulla lotta per la liberazione.
La "Universal International" in una efficace "Cinemascope production", con protagonisti Barbara Rush e, ancora lui, Rock Hudson. 1815. "La brutta, buona, vecchia Irlanda". Brigantaggio, per rifocillare "La Società". Mike Martin aitante e indomito, istintivamente dalla parte giusta. Ma Buona Causa trova Proprietà Privata lungo il sentiero ("la ragione", o "le autorità"). Quando si parla di lotta irlandese, si mettono sul piatto con più disinvoltura determinazione e opportunismo, rivoluzionarismo proletario e riformismo borghese. Anche alcuni preti contro "i discepoli del demone della guerra" [inglesi]. Commedia con le dovute scazzottate della terra D'Albione. Piani riusciti, gesti avventati, donne coraggiose e solidali. Non compare nemmeno tra i "Da non perdere" del regista di Amburgo, ma suppongo rientri nel periodo dei suoi melodrammi più azzeccati. Vedremo.
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento