Sbanda cuore

Semplicemente e magistralmente Woody Allen. L'ottantottenne newyorkese, re della commedia divertente, torna nelle sale con la vivacità di un ragazzino stupito e la maestria dell'artista scafato. Il caso, le coincidenze, quella consunta probabilità su biliardi di venire al mondo, sempre percepita dal regista come un dono inestimabile, continuano ad affascinarlo. "Un colpo di fortuna" per noi.
I tramonti oltremare di Vittorio Storaro disegnano già una storia d'amore. Manca solo un incontro, con sbandata perché no!, prima che gli ottimi interpreti saltino per noi sulle giostre della passione. Gli splendidi interpreti in amore si confondono coi raggi di raso arancione sparsi tra le lenzuola. Allen ha una bacchetta speciale nel dirigere attori d'ogni generazione. Sui volti dell'affascinante Lou de Laâge, Bordeaux 1990, del laccato Melvil Poupaud, Parigi 1973, e della spigliata Valérie Lemercier, Dieppe 1964, le piccole reazioni che danno il là a gag e risate. Negli illogici affari di cuore, Woody l'ha ribadito più volte, intenzioni e propositi valgono quello che. Se il nido traballa, gelosia tira giù a bastonate. Con la m.d.p. che pare viva, saggia e felice, tra piani sequenza sinuosi e carrellate disinvolte, la 50a pellicola del maestro Woody Allen calza a tutti e non mostra un millimetro di filo.
(depa)

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