Io c'ho rabbia!

Febbricitante in sala Negri, mi affido al TV che propone un fumetto d'autore, trasposto da un altro, con l'eroe così incazzato da avere seri dubbi sull'origine della propria rabbia. E chi se non Christopher Nolan, "il regista di drammi centrati su personaggi" crucciati, "antieroi", poteva cimentarsi in "Batman begins"? Pretese misurate, il film del 2005 fa il suo, intrattenendo spettacolarmente col romanzo di formazione di un Uomo Pipistrello.
Sempre attento alla (ri)scrittura dei suoi soggetti. Qui il Batman introspettivo sarà tutto intento a incanalare la propria fame di vendetta verso il suo disegno, ormai "simbolo", umanitario. Rimarrà spietato, dati anche gli insegnamenti ricevuti, nel bene e nel. Da orfano ferito a Ninja con le ali. In mezzo, la cupa atmosfera, l'imponente scenografia di Nathan Crowley e altri, un piano per pentiti infami e avvocati esaltati (...). La scellerata Gotham City è in balia dei 7 vizi capitali, un giustiere alato planerà armi in mano. Esplosioni fragorose e botte da orbi, la fisicità che ricolleghi al reale. Nel complesso un lavoro di genere riuscito. Alla Nolan, avvincente e psicologico, con gli individui consumati nella società.
E, già che ci siamo, che dire di "Doodlebug" (1997), il cm d'esordio del londinese? Le paranoie son sempre vere, perché nostre.
(depa)

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