Ragion d'affari

Volenti e nolenti, ci troviamo spesso . Nel cuore del cinema hollywoodiano, senza menate (l. scrupoli), di fine millennio. Coi fratelli inglesi Scott, per esempio. Ieri col minore, Tony, quello dei "gialli raffinati e drammi d'azione" e "dalla fotografia patinata" che, nel 2001, sfruttò il consueto "alto budget" per addentrarsi nei giochi omicidi dei servizi segreti: "Spy game".
So Chou, aprile 1991, epidemia di colera. China, Hong Kong, Langley (Virginia). Addirittura Libano. Insomma, Brad Pitt, il sessantenne festeggiato del ciclo di "RaiMovie", è bello che fottuto. Bisogna andarlo a recuperare. Ci penserà l'affascinante Robert Redford, "Wolf" della CIA in pensionamento (ci credereste? E' il suo ultimo giorno). Flashback, quindi, fra un tramezzino e una telefonata. Tra memorie avventurose e momenti sfidanti, esaltati da note galvanizzanti. Mentre la gara tra le due star è su primissimi piani e sorrisi ammiccanti. Manipolazione di persone e informazioni, sbobinati in una corsa contro il tempo che intrattiene senza affanno. Buon esempio delle "atmosfere oscure e seducenti" del giovanile regista scomparso l'anno scorso.
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento