Il regista John Landis, popolare per “Animal House”, “The Blues Brothers” e “Una poltrona per due”, nel 2001 tornò a dirigere un film
cinematografico dopo ben dodici anni di inattività: “Ladri di cadaveri” è una commedia originale e piacevole, che non
ebbe un grande successo, ma, a mio parere, può essere considerato un buon
“ritorno in campo” per il regista di Chicago.
Una black-comedy che narra di un fatto realmente accaduto ad Edimburgo
nel XIX secolo quando Burke (Simon Pegg) e Hare (Andy Serkis) decisero di
soddisfare a modo loro la crescente richiesta di cadaveri nella capitale
scozzese per eseguire dissezioni, commettendo una serie di omicidi per poi
farsi pagare i cadaveri dal dottor Robert Knox (Tom Wilkinson).
La didascalia all’inizio del film recita: ”Questa è una
storia vera… tranne per le parti che non lo sono” e dà subito l’idea del film
paradossalmente comico che effettivamente si rivelerà. I due assassini non sono
per niente dei personaggi spaventosi, anzi la loro goffaggine nel commettere
gli omicidi è spassosa, come quella dei tre poliziotti, in certi frangenti
proprio divertenti, e della moglie di Burke, spesso talmente ubriaca da
addormentarsi con la faccia nel piatto di minestra.
Mi è piaciuta una sequenza prodotta dall’intreccio di due
situazioni in contemporaneo avvenimento che ha alzato il ritmo e che culmina
con un applauso nel momento in cui la polizia scopre la traccia fondamentale
per arrivare a scoprire chi ha ucciso ben sedici persone.
Buone le prestazioni degli attori (in particolare quella di Andy
“Gollum” Serkis), giusto cominciare e finire tutto come un racconto,
valide le scenografie e i costumi e il risultato, a mio parere, è una commedia
molto british, magari un po’ sotto di
livello rispetto a quelle sopracitate, ma comunque piacevole, leggera e divertente.
(Ste Bubu)
Brutto forte questo film. Maledetto il collega che me lo ha passato e tu, Bubu, che non mi metti minimamente in guardia!
RispondiEliminaPellicola davvero noiosa, sterile, inutile, senza motivo. Né per girarla, né per vederla. Io ed Elena basiti.
Né arte né parte, vuol far ridere, vuol coinvolgere (terribile come i protagonisti si guardino, qui e là, con serietà). Non gli riesce nulla. Per esempio, durante la scena di cui hai scritto (parallelo tra i traffici dei due protagonisti e l’indagine delle guardie), il mio stupore è cresciuto di pari passo con il ritmo della musica: mi sono sorpreso a chiedere ad Elena: “Ma scusa, ma perché stanno cercando di creare suspense? Non sta succedendo nulla. Ah, sì, li beccano. E chi se ne frega?”. Non è un buon segno, vero John?
Gli attori poi, a parte la evidenti qualità della bella figliola, fanno danzare la loro prova in equilibrio tra il mio imbarazzo e la mia irritazione (quello sposato è insapore, l’”innamorato” è addirittura inguardabile). Vogliamo proprio dire che le scene di ballo nella bettola scozzese sono le uniche degne di un minima e spulciata nota? E facciamolo. Ma pure Edimburgo resta nascosta dietro l’accozzaglia sparsa dalla troupe. Urge approfondimento per capire se Landis ha pescato un solo jolly nel 1980.
Ele, è vero che vuoi vedere un Bergman?
Ueilà!!! Rimango della mia opinione e rispetto la tua.
RispondiEliminaSolo una cosa ti contesto: è vero che, vista la mia percezione di questo film, non ti ho messo in guardia, però ciccio, a tua precisa domanda: "quale filmetto-relax da vedere con la Elle mi consigli tra "Ladri di cadaveri" e "50 e 50" ?", io ti risposi: "50 e 50" tutta la vita! ma senza pensarci un attimo!!"
Hai fatto di testa tua? cazzi tuoi! :)
Poi magari casserai anche "50 e 50"...e allora?.. tun! :)