Vreso in giro

Poi alla fine l'ho visto quel film che credo m'abbia suggerito Simone impanicato "da buon milanese" (31 tiri nel nulla di Giove vivo l'altrieri sera). Respiro. E' un file video con "Mike Cahill" (1979) e "Another Earth" con pure l'anno 2011 quindi "Riproduci con" trovandomi nel bel mezzo di un marasma planetario. Ahhhf. Pare ci sia qualcuno lassù, belle copie, forse. Con finali migliori, magari.
Giove vivissimo. Blu, rima con Boom. "Four years later", in realtà il canovaccio osa, con la regia dell'indipendente di New Haven che regge l'avventura, l'immaginazione. I viaggi su Terra 2 (come Milano) sono realtà. C'è sempre tempo per senso di colpa, rimorso ed espiazione (veri e propri programmi). Melodiche melancholiche. Dal Taglio originale, atmosfera efficace, grazie a montaggio e fotografia estranianti (vero che i cosiddetti criminali hanno furore solo su altro pianeta). Intreccio "alla sudcoreana" ("al alla la"), con ammiccanti momenti di buona poetica trash (la boxe all'xbox, la sega strumentale), e le perversioni umane (dirglielo DOPO), che asprignano il dolore. Il buon soggetto dev'essere chiuso. Ma la linea è sottile (tra la banalità e il resto). Siamo nell'addomesticato e addomesticante USA (le saggezze del nativo), non rimangono che burger & cola.
"Peccato però che un finale pacificatorio vanifichi quanto costruito in precedenza consegnando il film a una banalità che le premesse sembravano voler evitare.", Zappoli d'oro.
(depa)

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