Ultima signora

Camminando all'indietro per la rete s'incontra l'ultima pellicola di Frank Capra. Il regista palermitano, emigrato picciriddu sognando la West Side, nel 1961 chiuse la filmografia con "Angeli con la pistola" (t.o. "Pocketful of miracles"), testamento intriso del tipico ingenuo ottimismo, un remake politically correct speranzoso alla sua misura.
"UA" presenta Glenn Ford e Bette Davis in un film "prodotto e diretto da" siculo-americano, con un attacco spumeggiante, natalizio. Suo marchio di fabbrica, questa che dichiaratamente è una fiaba in "Technicolor". Boss gentiluomo protetto dai folletti, killer senza sprarare un colpo, Glenn Ford è "Lo Sciccoso", l'angelo del titolo. Contrabbandiere premuroso, pronto ai giri grossi, "gangsteruccio" dedito alle RSA. Ci sarebbe poi Regina, "Mucchione di curve appetitose" che ha sfondato. Ma di lei, altra tradita (illusa), non si parlerà più.
Introduce, appare e riappare Bette Davis della città di Kerouac (1908-1989), una vita per il cinema, mescola e sprigiona da strega dell'arte, porgendo mele rosse dagli spazianti speranzosi Bette Davis Eyes. Commovente 
Nell'ultimo film su Buoni Sentimenti del regista "populistico e filantropico", dove si ribadisce che "La vita è meravigliosa", la disattenzione del premuroso protagonista è una svista. Per cui ci si volta al Tenente Colombo scugnizzo, lo strepitoso Carmelo di Peter Falk, vero mattatore del film, come agli strambi personaggi di questo intreccio bizzarro (strampalato), scentrato, non sempre ritmato (se passa il confronto con altri re della commedia, venuti dalla Polonia, per esempio, scoppia tutto). Mediocre.
Da sottolineare la coraggiosa sulla "strana malattia spagnola" (pronunciata da statunitensi).
(depa)

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