
Holden, Borgnine, Ryan, O'Brien, Oates e Johnson. Director: Peckinpah. Questa la formazione della nazionale statunitense in gara nel campionato mondiale del cinema, categoria western. E, in effetti, le "spalle" dei protagonisti di questa epica malinconica pellicola, sono belle larghe. Il regista architetta tutto con grande stile, sin dai titoli di testa e dalla successiva entrata in campo (di battaglia, ovvio). Nel primo subitaneo scontro, la violenza cola dai tetti delle case ingiallite da sole e polvere; nel montaggio è l'impazzare di pistole e fucili, i cambi sono proiettili nella carne dei corpi trucidati. Luoghi e tempi di pirati a cavallo, da tutti contro tutti. Colte con provvisorio senso di libertà le pause tra battaglie (colle sontuose immagini dello scontro sul ponte, o quelle epiche dell'arrivo di Pancho Villa), portate all'estremo le dinamiche del mucchio. Insomma, non un filmetto per bambocci. Tanti visi, altrettanti morali, una risata, una caduta, una fine, un'altra battaglia.
Da provare.
(depa)
Da provare.
(depa)
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