Ve l'ho scritto che s'è trattato d'un fine settimana particolare. Sabato l'ostello della sala Negri ha dato ospitalità a Mino, il quale. assieme al sottoscritto, alle due e mezza di notte poteva solo andare a casa a guardare un film. E una serata strana cosa può far capitolare tra le pagine del 'Rofum? Un film senza senso come "Top gun", del 1986, regia dello britannico Tony Scott, tanta retorica militarista, vabbè ma questo ci starebbe, è il film per adolescenti che ancora debbono un poco sognare, sognare sbagliato, ma pur sempre un volo. Il fatto è che...che...questo film è davvero brutto.
Già. Mi passò sotto le grinfie qualche anno fa in televisione; annotai di scriverne qualche riga. La VHS originale, raccattata davanti a qualche bidone della rumenta, ha creato l'occasione, l'incontro con Mino l'ha sviluppata.
Doveroso dire che, con il rombo di questi F19, MIG, o cumme se ciammano, che usciva dal telefunken, ci sono nato. Non ricordo bene le grandi discussioni in classe, ma ne conservo un'eco lontano e per nulla interessante.
Il tenente Tom "Maverick" Cruise è davvero insopportabile, un fustacchio alto mezzo metro che dà tutto per assodato, sicurissimo di sé, nessun fallimento (si fa la più figa del quartiere). E' assediato dal ricordo dell'oscura morte del padre (che c'è di oscuro? Era lì per uccidere, ma pagò lui), va bene; ma ciò non può spingere una persona maggiorenne di ad affezionarsi a lui. Dopo quasi vent'anni, ad esempio, scopro che "Iceman" era l'unico con un po' di senno in mezzo a quel branco di pazzi; una persona davvero a modo. Da evidenziare anche il fascino della protagonista, la statunitense Kelly McGillis, in abiti sexy sapientemente abbottonati (quando un tailleur scuote più di un bikini). E si conceda anche qualcosa alla colonna sonora da serata promozionale (Moroder il sound ce l'ha nel sangue), cuori patinati che pompano bassi si mischiano ai roboanti shhhh di quelle saette di ferro.
Però il pubblico è obbligato a sorbirsi dialoghi da fumetto per ragazzi (ma si ride di più), la sceneggiatura è quella di un cartone animato, la fotografia è così artificiosa da dare l'impressione di essere di fronte ad un enorme poster dell'esercito statunitense. Come detto, troppo facile accanirsi contro la visione che il film vorrebbe dare del mezzo militare, ormai siamo maturi (?) per tirare innanzi; ma è la tecnica a deludere, a meno che qualcuno voglia ostinarsi a ritenere le sequenze aeree di questa pellicola innovative e credibili; sul piano estetico, penso che la pellicola abbia una sua tonalità ben resa, sempre che sia quello che si cerca. Va bene, lasciamo gli occhi aperti, se volete. Ma il cervello? Con quello c'è da farsi male, meglio squadernarselo in compagnia, allora.
Mi ripeto, anche accettando le noiose regole del gioco cui partecipa "Top gun", difficile non storcere il naso di fronte a tanta retorica, affettazione, immaturità. Parliamoci chiaro, non è che a Tony Scott abbiano mai assegnato...nulla.
Ah, Mino non ha visto nemmeno Cougar farsela addosso...ma tanto Mino lo conosce a memoria.
(depa)
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