Meno male che il week end genovese aveva a disposizione una chiusura degna di un cinefilo. Al teatro "Altrove" di piazzetta Cambiaso, pizze di celluloide da godere assieme ai caldi effetti e alle simpatiche interruzioni, una ventina di persone a scoprire qualcosa di più sul genovese Pietro Germi, anche le sue piccole apparizioni. "Jovanka e le altre" è un film del 1960, diretto dallo statunitense Martin Ritt, in cui Germi appare un secondo per poi lasciare campo ad un manipolo di donne contro il proprio tempo.
Harem armato, cacciato e poi assoldato (la sordida guerra non ammette chiarezza di sorta), di tutta qualità: Jeanne Moreau, Silvana Mangano, Vera Miles, Carla Gravina, a rissosso la mascolina, made in USA, Bel Geddes. DI questa pellicola di può sottolineare un certo carattere provocatorio ed ostinato, ma a mio avviso anche il lato melodrammatico e patinato, evidente nelle scene di maggior pretesa patetica. La stessa recitazione corre a presso al taglio generale, confezionando attimi di teatralità che, nel 1960, pareva già eccessiva. Alternata ad un cinema più realista (per esempio le grida dello sfortunatissimo sergente tedesco), è vero, ma il risultato complessivo ne risente. "Le cinque donne marchiate" del titolo originale a volte commuovono, altre non convincono. Poi l'intreccio fila dritto verso le retrovie senza guizzi o spunti da ricordare. Finale particolare, con una chiusura aperta alla speranza per alcuni, già chiusa nella morte per altri.
(depa)
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