Misti...che?

Sulla mia tabella di marcia triestina anche la seconda pellicola è un documentario. "L'arte di scomparire" è una pellicola polacca, diretta a quattro mani da Bartek Konopka e Piotr Rosolovski, che vuole raccontarci la figura di una sorta di stregone haitiano (ufficialmente un "sacerdote di rito voodoo") che con occhi di bambino si ritrovò nella Polonia rivoltosa degli anni '80.

Rosolovski, prima della proiezione, ci spiega quale fantastica esperienza sia stata girare questo documentario, lui solitamente più legato a punti di vista più realistici, trovandosi catapultato nella mistica atmosfera di una religione fatta di spiriti naturali e demoni maligni. Preso atto delle sue impressioni, a me non resta che sollevare i miei dubbi riguardo alla necessità e all'appetibilità di questa sua opera. Scarso il coinvolgimento suscitato in me, sarà che di riti conditi da galli sgozzati ne ho piene le tasche, sarà che, per forza di cose, lo sguardo sul movimento che portò all'ascesa di Lech Wałęsa e del suo "Solidarność" mi è parsa annacquata da elementi incompatibili con la voglia di pane e di dignità. Anche stilisticamente non ho da sottolineare alcunché, altro che misticismo. Solo le belle immagini di repertorio spingono a star su.
Voto: 2.
(depa)

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