Lutto e denti

Questo mese, ormai dimenticate le ultime nostre scivolate nel suo cinema, abbiamo anche rincontrato David Cronenberg. Ancora sotto shock per 20 minuti d’ascensore bloccato, all”“Ariston” senza timore di eccessi e ascessi del regista canadese che, fresco di lutto matrimoniale, ne trae una rappresentazione delle sue. Dolore e perversione in "The shrouds". "Segreti sepolti", riflessioni avvinghiate alla carne in decomposizione: Il regista di Toronto è tornato.
Coi nuovi mezzi, la fotografia lucida, riflettente, estraniante che serve (Douglas Koch). “Il lutto fa marcire i denti” spiega il dottore a Vincent Cassel: “si riprenda, su”. Sentite voci di un regista perso nel suo dolore, ritrovo invece un autore sorprendentemente lucido nel percorrerlo. Non l’ha metabolizzato, l’ha scomposto (o, almeno, ci ha provato). Trovando il tempo per le sue note: “Tecnologia, politica, soldo e religione” pessimo mix. Voyeurismo è controllo. Ma Oltreoceano devono giungere miasmi terrificanti dall’Ovest se il complotto cinese fa ormai parte del paesaggio. “...l’ascensore mi terrorizza!” dice uno dei personaggi ed essendo quella domenica 13 sono particolarmente ricettivo verso uno sguardo che voglia sondare il terreno tombale, perverso, economico.
(depa)

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