Fuchsia Cieca

Dopo i suggestivi racconti delle proiezioni nello "Studio Negri", anche Elena ha voluto accomodarvisi. L'occasione è mezzo romantica, rosa-noir, perché sotto il fucsia technicolor della protagonista si nasconde un orrido cupo e burrascoso. "Niagara" è stato il film nel 4° DVD dell'ultimo ratto, Henry Hathaway chi l'ha diretto. Nel 1953, le stelle si allinearono per scrivere una, due notti nel firmamento di Hollywood. Parole perditempo, ché l'abile regista californiano punta al sodo.
Partenza che somministra una dose d'ironia (nevrotica). Il primo sguardo di Marilyn Monroe (ahhh!), dopo il Joseph Cotten furioso, risponde al mio pensiero. Nulla è come sembra. "Ospedali militari psichiatrici". -"Ho sete", "Davvero?". "Sgualdrina"...paroloni, più che altro...possenti scrosci d'acqua con l'impeto stesso dell'amore (per alcuni, "acque quiete"). Ex-pastore e soldato Lui, bacato dalla Corea (poi casini per una stupida bandiera)...con una tal femme fatale, da "ferro caldo"! Campane a festa (è fatta!). [Non suonano le campane quando muore Marilyn]
Come i maestri londinesi: si sa, ma chissà! Finale al cardiobarca, rapidamente verso l'autodistruzione matrimoniale. [primi "like me" ("stazione di polizia")]
Mezza soddisfazione, alla fine, per questo classico dalla sceneggiatura imperfetta. Ronza una frase..."Bisogna avere il coraggio di ammettere che..." (lo fanno, lo fanno...). Da non perdere, certo, causa "definitiva consacrazione che la portò [MM] a essere considerata una delle più grandi stelle del cinema". Ma, per la sua interpretazione, a Cotten cosa avrebbero dovuto costruire? (polemico...)
(depa)

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