François è così...

Il caso, a forma di DVD, ha voluto che il Cinerofum ritornasse nella regione dell'Alta Francia. Di quelle parti fu Robert Enrico (1931-2001), regista transalpino specializzato in noir, polizieschi e avventure, che, nel 1968 diresse Jean-Paul Belmondo in "Storia di un criminale" (t.o. "Ho!"). Film poliziesco, dalla mala, con tutto il fascino che una "Criminal Face" può contrabbandare.
Dal soggetto dello scrittore e regista José Giovanni, si parte da un criceto, di cinque anni fa, e via! Sognatore sorridente François, col suo "pulcino che entra in un uovo"! Il "capo" non portava la fondina. François fa così...
Nizza, 1932. Povero François, pilota finito giù. Le dinamiche da galera, fuori. Ma è un bagaglino sfacciato e determinato. Fuori da La Santé come i miti (che la stampa crea). Gabriel Briand deve essere il primo della lista (non è un gangster).
Pianoforte funereo, meglio cambiare amici (anche perché...). La regia di Enrico bracca. Più cravatte che donne, mica serio (così pensano media e sbirri). François fa così...ispira: i banditi travestiti da clown! Echi di calibro minore, sino al finale Francia-Germania 2-1 (mezzo), a modo suo geniale, unico. Lui, sì, che possiede quel che Ferrario D. definirebbe il "fascino del gangster americano e la brillantezza del Pierrot-le-fou".
(depa)

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