Casinho de frontera

Poi si è proseguiti (chi?) lungo un sentiero poco distante. Valicati i Pireni, medesimo scenario, una gran buridda tra indiani amici e bianchi infami, bianchi buoni e indiani incazzati. "Sette ore di fuoco" (t.o. "Aventuras del Oeste"), del 1965, è il nono film di Joaquín Luis Romero Marchent, ché da noi diamo i numeri, ed è dedicato ai "giusti di frontiera". Chi? Bill Hickok. Chi? Buffalo Bill! Ah..."i fondatori della futura confederazione!".
Vi dico chi. Clyde Roger, che è il californiano Rick Van Nutter (1929-2005); la cagliaritana Gloria Milland (Fié!). Aiuto regista Rafael, il fratellino scomparso l'anno scorso. Poi Daniele Alabiso-nessun-altro al montaggio. C'è pure il genovese Angelo Lavagnino alle musiche, su questo rapido Madrid-Roma-Berlino. Dimenticavo! "Apparso" pure "Francisco Mateu Sanz, detto Paco, (...) è un attore spagnolo".
Washington 1860. Basta col vecchio metodo della diligenza! Pony Express! ("contro i mormoni!"). Anche in questo western classico e farraginoso, dopo l'antefatto, trascorrono anni e miglia. E Joaquín Marchent, taglio corto, è interamente teso allo spettacolo e al dramma, nella guerra tra poveri, ed eserciti, sempre sulla linea del frente. Varie sfumature di "progresso", nei personaggi incontrati, il risultato è più che credibile: si salvano in pochi. Dopo le battaglie e i carri incendiati, rimane solo altra cenere (e oro).
Niente di indimenticabile, come Cris Huerta che costruisce casette (tristezza). Il nostro quarto Marchent rivela un decrescendo? Vedremo.
(depa)

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