Mi nonna è morta

Sabato scorso, pomeriggio "Bianco rosso e Verdone", del 1981. Musiche di Ennio Morricone. Prodotta da Sergio Leone, con sceneggiatura perfetta, scritta con L. Benvenuti e P. De Bernardi, la seconda pellicola, a dir poco esilarante, data la vis ironica paranormale del comico romano, suggerisce anche mille frammenti che, se guardati da vicino, son più aguzzi di mille coltelli. Da gran commedia.
"Monaco, domenica ore 7". Solo a scriverne, a ripensarci, e si ride. Personaggi vivi che vanno da soli, ma dotati di vita nostra. Capolavoro comico. Monaco-Matera. La risposta in uno sciacquone (la tecnologia che non rade). Distrazione impareggiabile. Verdone riconcilia col mondo, perché non te lo leva da sotto il. Si balla sugli stereotipi popolari, senza arroganza (non una parola). Come nei grandi maestri. Momenti di grande ilarità pervasi da eguale poesia. La sequenza dei collant è una perla, le vertebre anche. "Questo mano può esse' piombo, può esse' piuma". La splendida dama nera solitaria Milena (Vukotic). Ne tiri fuori una dal mazzo. Vi trovi cento cure riposte. Il passaggio alla frontiera di Pasquale Amitrano, magica accoglienza italiota. "Rifatti la foto, che sei peggiorato!", la risata, la melodrammatica, la coda dei Tir... Verona-Roma. La mitica Nonna di Elena Fabrizi. Preferirebbe evitare le medicine; è il nipote che non vuole aver problemi. "Buono che vo' di'?", "Che te l'hai piglia' in der...!". Insegnamenti di strada. Torino-Roma. "Magda!...e tu Anton Luca al posto di Anto Giulio!...Partita IVA!", i vari sandwiches ("la prossima volta prendilo da Gino!"). C'è tutto, buono ed orrendo delle nostre assurde vite. Il rapporto intrinsecamente morboso con la medicalizzazione (con fierezza, ormai, ci definiamo "meteoropatici"). Manifesto d'ossessioni. Fa paura guardarle oggi, che son la normalità. Non solo "la salmonellosi, con la mano tesa!", ma il consumismo della "carta carburante", il civismo, la religione della statistica, lo scientismo. Il degrado umano è generale, non solo ambientale: strade, autogrill, servizi "igienici" con vuote scritte. Basta osservare, non guardare, la pubblicità che, ancora e ancora, irrompe su "Cine34", per capire quanto alcune considerazioni non siano state, non scrivo comprese, ma nemmeno ascoltate: "Il futuro è nelle tue mani!". Connessioni che rendono il mondo unito! Ok, allora siamo tutti imbecilli.
Dopo quarant'anni (40), dovrebbero porsi quesiti imbarazzanti. Abbiamo fatto passi avanti? O indietro? Siamo più distanti, o più vicini, all'essere, clinico, alienato, morboso, di Furio? La fede tecnologica non preserva dai suoi guai, anzi, li diffonde, imponendo soluzioni che sono altri guai (per non fare un cazzo, ammasso e ammazzo bestie, poi ne vien fuori una peste, e non posso fare un cazzo: ciclo chiuso). Verdone annota l'assuefazione burocratica, che fa rismontare le gomme cambiate, per giustizia! (verso "ACI"), e la racconta. "Ecco, dove andrebbe l'Italia?!". Ma pronti a riconoscere che "il latte materno è migliore di quello artificiale", se serve ad armonizzare il proprio infallibile egotismo. L'importante è apparire informato e sicuro.
"Quella è tutta un'altra cosa, te lo spiego dopo". Sino ai primi anni '80 dello scorso secolo, pure l'ingenuo nipote aveva fissi tasselli, oggi rimossi o, peggio, spostati. L'invito a casa di pericolosissimi sconosciuti...Nelle scuole e famiglie eterofobiche, non si accettano caramelle. ["Questo natale insegnerà a lasciare ai nostri figli un mondo migliore?", chiede Wind prendendoci per il culo, evidentemente, e di fatto impedendo contraddittori: tisane e caramelle farmaceutiche, pasti chimici pronti in 10''. "Queste non saranno le vere feste, ma ci faranno apprezzare le cose vere e autentiche", proclama un parmigiano fatto con latte polacco-amazzone, spostando sempreecomunque il fulcro da noi ad un contorno. E via così]
...Non preserva da idiozia e paura.
- "Mi sa che questo è il bagno dei fumatori".
- "Ma che mme frega a me!".
E' ancora il buon vecchio giornale di Nonna a risolvere il "problema" della mosca (mirabile lungimiranza del Carlone). Perdere tempo, non spenderlo o "staccare". Cercare, non inseguire. I fiori sulle tombe degli altri. Ignari di tutto, proprio come il buffo emigrato, lo siamo tutti. Il suo viaggio è identico ai nostri.
Indimenticabile finale elettorale ("Volete sta zitti, mi nonna è morta!"), nell'insuperato, ahimé, tra i suoi stessi film. Come si fa a non rivederlo?
(depa)

1 commento:

  1. E infatti ora me lo riguardo... Forse non sono l'unico che sospetta che Carlo Verdone sia un po' sottovalutato dagli intellettuali della settima... Non (piu') dal 'rofum! Bravo Depa! Film da rivedere e recensione da rileggere! ;)

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