Altro passaggio ben gradito, dalla nostra sala preferita, è stato quello di Nanni Loy. Il regista cagliaritano, nel 1959, si prodigò nell'atteso seguito di uno dei più amati sgangher movie nostrani. "Audace colpo dei soliti ignoti", forse, non ha la potenza del precedente, ma l'avvicina parecchio. Coi maestri della sceneggiatura, al servizio di alcuni interpreti chiave della commedia italiana, non poteva che uscirne un film da salvaguardare. Che tempi.
"La Titanus presenta": Vittorio Gassman, Renato Salvatori (ode a lui), Claudia Cardinale e Nino Manfredi, via! "Campanelle", Carlo Pisacane, "dietro la cui fronte si annida l'astuzia della volpe", c'è. Ancora il siculo tradizionalista "Ferribotte" della maschera Tiberio Murgia. Age & Scarpelli alla ingegnosa scrittura ("Che fai?! E' la lettera di sfratto"). ll fiorentino Piero Umiliani, col supporto di Chat Baker, alle calzanti e ironiche musiche.
No vino, Panelatte. Fame vera. Sfida Milan-Roma che finisce pari. "Eh ma per quanto riguarda...[il cervello]...noi...". Partita annullata. Sui muri di una Roma incrostata, ci s'illudeva con "Terracini". Gli ultimi s'arrabattano. "Il sei nell'ottanta ci sta, ha' voja, ce sta eccome!". La povertà lì, nel piatto, poi si scherzerà. "Vendo? E a chi la vendo, al papa?", si chiede un "Piede amaro", "tecnico del ramo dei motori" calpestato. Manfredi al solito, immenso. La provocante e astuta Floriana dell'allora sedicenne (ocio!) romana Vicky Ludovisi ("Parlo come Marylin Monroe!"). Il milanès di Riccardo Garrone ("Acquistare-fornire preventivo per lavori", tac!). Indimenticabili tutti.
Forse unica pecca il finale, che pare gettato all'incrocio. Dov'è finita Floriana? Dove sei dolce erre mia!
(depa)
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