Bisogna cominciare a tirare le fila del Duemilaventi. Cinematograficamente parlando. Annata decisamente Western, ha ancora tragitti diversi da proporre. Ad esempio, sere or sono, dalla sala Valéry è ripassato John Carpenter. Il suggerimento di Elena accolto subito: un buon horror fantascientifico che intrattenga, sì, e denunci, a chi è in vena di ricevere, la squallida società militar-tecnocratica in cui siamo impantanati, è ciò che ci vuole. "Il villaggio dei dannati" (1995), rifacimento dell'omonimo del 1960 (based on John Wyndham), parla di un'umanità che paga il prezzo, ad un banchiere oscuro...
"An Alphaville production", con l'ausilio del fido ed esperto effettista Bruce Nicholson, racconta di un pulviscolo demoniaco, invisibile, ma penetrante come il peggior virus. Uno spirito disumano entra in casa di "Superman". Nella calma Midwich (CA), immortalata dalla fredda terrifica fotografia di Gary Kibbe, capiteranno grosse.
Tutti giù per terra. TUN.
"Nessun impianto radioattivo, nessuno scarico chimico" (che però vi sono). Una cosa momentanea, per chi non è morto, schiantato o alla griglia.
Appena fatto il danno, la scienza si professa democratica. "Epistemologa". Nome di professione che dovrebbe mettere in guardia. Umanità, questa sconosciuta. Sinistre diagonali la percorrono. Infanti precoci, occhi verdi, "basta, io me ne vado". Dopotutto, i mostri son ragazzi ligi, puliti e ordinati. Dal quoziente intellettivo elevato (altro buon motivo di diffidenza). "All the children are insane". [Che la CIA spacci LSD, "a gratis"] "Per quanto strano, non è da escludere": memento ai teledipendenti. [MKULTRA]
"Siamo un unico essere". Vero, incanalati nel pensiero unico; guai a staccarsi. Uh: "lotta per la sopravvivenza" vs "umana fratellanza". "Sei così legato ai tuoi valori che NON puoi aiutarci". Grande John. Fa sempre bene guardare i tuoi film, se è vero che, durante la pubblicità dei mediasettati, si proclama che "l'uomo è fatto per dominare la natura" (giuro) presentando la prima serata.
Stato d'emergenza e coprifuoco...toh. Quanto sono meno agghiaccianti queste immagini, venticinque anni dopo, con militari multicolori perennemente nelle strade e completi blu a vietar sere e notti. "Ho pensato al mare".
"Barbone in patria", il poliedrico regista statunitense, spesso "costretto" ad elemosinare elogi su riviste europee. Che l'auto-critica di un concittadino non faccia piacere ai futuristici "americani", non sorprende. "Ancora morti". "Sopravvivenza". Volontario o no, ben poco da ridere...
(depa)
ps: a chi stava telefonando John?...
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