Pathé sociale

Col nuovo 2025 chiudiamo anche un’altra amata filmografia. Il Cinerofum mai ha nascosto l’entusiasmo per Elio Petri, da quando nel 2010 impattò nel suo cinema senza attenuanti. L’ultima pellicola del regista romano fu “Buone notizie”, del 1979. La reazione allucinata di una classe alienata.
“Un film prodotto da Elio Petri e Giancarlo Giannini”, la dice lunga…Il Simon. “Fedora, la luce!”. Un protagonista ossessionato, Giancarlo Giannini, in tempi instabili, “aggressivi e pieni di personalità” (“Puzzo?”). Patemi sessuali…ma poi telefona Gualtiero di Milano (Paolo Bonacelli, 1937), paranoico amico d’infanzia (“vivo per miracolo!”). Sullo sfondo, sonoro: attentati, funerali, rivendicazioni. “Cazzo!”, trivialità contro spiritualità. Paranoie concrete di una classe alle strette, come mai. Patriarcato e razzismo condiscono questo grottesco affresco immorale. Infine, amaramente divertente. “Carino”, dice Elena, più criptica del film. Status quoante [anche la classe borghese annovera la categoria “stronzo”…]. Avanti, come se nulla stesse accadendo…
(depa)

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