Dall’ultima rapina di DVD nel caveau di Ugo
Bassi, mi portai a casa anche “Triplo gioco” (t.o. “The Good Thief”). Neil
Jordan ha iniziato a fumare in sala, raccontandomi di un ex-giocatore d’azzardo
che, nel 2005, volle farla finita, indovinate!, con un ultimo heist…Carino
e, poi, è in saldo!
Protagonista: Nick Nolte. C’è anche Kusturica. Ma la gran colonna sonora è di tutti.
Il nostro è in Francia (algerini, franchi, citroen…), e l’eroina non è il
suo solo vizio: ci vuole un colpo. La camera volteggia tra Van
Gogh, Picasso e Modigliani. Andamento noir allucinato (sotto effetto stonato),
con lunghe carrellate, molleggiate e ritmate. Buona scrittura di genere, un personaggio
dalle sfaccettature classiche, ma ben delineate. Una banda bizzarra, e il gioco
è fatto. La letteraria co-dipendenza tra “guardia e ladro”, tutta europea, in
questo noir alla “francese” (soggetto di Auguste Le Breton e Jean-Pierre
Melville: “Vaffanculo l’italia”), ben diretto dal regista irlandese. Lo stile dell’americanissimo Bob Montagnet è
andato a farsi fottere, come la rapina. Stacchi su fermo immagine, perché la
sorte conta ma bisogna agguantarla.
(depa)
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