Sei più sei

Di necessità, ragù; motivo per cui mi trovo davanti l'ennesimo spaghetti western. Ma non è l'ennesimo e forse nemmeno pastificato. "I lunghi giorni della vendetta", del 1967, ha un carattere differente. Quello Del regista? Vedremo. Resta il sesto lungometraggio del ferrarese Florestano Vancini (1926-2008), alias Stan Vance, dove i soprusi prepotenti meritano, e ricevono, stessa moneta.
Sulle musiche di Armando Trovajoli, "Faccia d'angelo" è solo un sottotitolo, il cui volto dovrà attendere venti vendicativi minuti. Con Francisco Rabal e Pajarito (?), una produzione Roma-Madrid dove, sbam!, "L'acqua è per i cavalli". Ma Tedd Barnett è libero, dopo tre lunghi anni. "Teste calde, signor Gomez". Rappresaglia da primi piani. "Sì, signor Cobb". "José, Jesus...Emiliano!", che truppa...Povero Tedd, solito tenace Giuliano Gemma nessuno muove un dito (mezzo paese morto, "porco schifo!"). Ottima regia per una tensione sempre accesa, rintuzzata da una violenza messa sul banco. Fuoco ai patiboli.
Auguri, Rofum', sei anni in ogni sede, grandioso viaggio al termine della morte.
(depa)

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