Il primo film dell'ultimo giorno di rassegna veneziana, per me, oltre che una delusione, è in solitaria: "Vado a scuola" del francese Pascal Plisset. Marigrade già ritornata in quel di Genova. Visto il livello della 70a Mostra Internazionale, come trattenerla nel capoluogo milanese? Se, poi, a fare gli onori di casa ci pensano quelli dell'AGIS Lombardia, buona notte a tutti. Non solo cancellazioni e inconvenienti vari, pane quotidiano di chi fa il filo alla Settima, ma la sempre verde sfrontatezza di chi ha fatto tesoro degli insegnamenti dei rappresentanti dei nostri ultimi 20 anni. L'inglese "Locke" fu annullato...
Non c'è problema. All'Apollo ribadiscono "Ve lo rimborseremo". Sì ricordo che assicuraste così, beh vorrei vederlo. "Eh ma se hai prenotato per mercoledì alle 13, lo dovrai vedere sempre alle 13 di giovedì prossimo". Come se la gente non avesse nulla da fare. Posso venire a quello delle 22, mi siedo per terra? "Eh no". Ok, allora vorrei farmelo rimborsare. "No il rimborso si doveva effettuare entro ieri". Ma come, ieri ho provato a fare la prenotazione alle 15 ma non era ancora iniziata la prevendita. "Eh lo so, però ha avuto tempo 4 giorni" Di fare cosa? Di provare a prenotare, per poi avere un arco di tre ore? E se fossi stato impossibilitato a andare sul sito? Sa, a volte adoro leggere carta e guardare schermi. Bere una birra in giro, anche.
Il suddetto elemento si permette anche di fare la sceneggiata di rimborsare mettendo mano al portafoglio e lanciare banconote a me che chiedo un rimborso più che legittimo (pago per uno spettacolo, lo annulli, me lo rimborsi). Stia fermo, non ho il resto. "Non c'è problema guardi! Tenga, tenga" (accompagnato dalla vera punta di diamante saltellante attorno al grido "Bravo Bruno! Che gesto! Sei un signore!", roba da periferia di un certo livello). Per poi presentarsi in sala Fedra a recuperare metà del bottino ("Eh ma non mi ero accorto che aveva l'abbonamento..."). Clap clap "Lombardia Spettacolo", complimentoni, per il savoir faire intendo.
Vabbuò torniamo a quell'interessante zuccherino che è "Sur le chemine de l'école". Un documentario che potrebbe anche raccontare storie che riscaldino il cuore, con poesia e testimonianza, la giusta rabbia a supporto per capire quanto sia diabolico ignorare il dono dell'istruzione (interessante), ma decide di farlo con un retorica un po' appiccicosa, artificiosa (zuccherino). E' un documentario per famiglie sanbabiline che posso congratularsi con loro stesse per quel 5x1000 mai messo in discussione e fuggire al primo extracomunitario incontrato (il secondo, già è troppo). Se Plisset avesse impostato il documentario in altra maniera, più sincera e meno costruita (nessuna madre dispersa per la Patagonia chiederebbe al figlio "Allora Paco, cosa fate oggi a scuola?", ma penserebbe al lavoro del proprio giorno), avrebbe raggiunto con maggior forza lo scopo di sensibilizzarci, noi pubblico europeo irrimediabilmente ovattato dalle comodità. Dopotutto, questo dovrebbe essere il fine, non commuovere con tanti piccoli dettagli che ti s'infilano tra i denti. Sappiamo bene che milioni di bambini devono passare tutto ciò, raccontatecelo in maniera cinematografica: può avere effetti immensi.
(depa)
"Vado a scuola": voto 4,5.
RispondiEliminaBruno: voto 3.
Punta di diamante: senza voto.
Ftù ;)
"Locke" è nelle sale.
RispondiEliminaAGIS Lombardia, in compenso, perde pezzi e niente "Cannes e dintorni" quest'anno...
Ti sbagli: 13-19 Giugno 2014, "Cannes e dintorni".
RispondiEliminaW l'AGIS Lombardia!