Hitchcock voto 10

Ieri pomeriggio, dopo circa un mese, gran ritorno all'"Oberdan". Quello proposto è un super film del 1946, da voto 10, la "quintessenza di Alfred Hitchcock" per Truffaut, dell'arte cinematografica per me: tornando alla quasi ormai dimenticata metafora del Partenone della Settima (che utilizzammo anni fa), dico che "Notorious" ne rappresenta il frontone, lato orientale!
Il solito metronomo esatto, anzi di più. Tutto il cinema in un distillato di pura tecnica e intrattenimento. Suspense di alta qualità. Che diavolo di pellicola.
La coppia perfetta (tra le più belle di ogni tempo?), si muove in una scenografia allestita con attenzione ed astuzia, incorniciata straordinariamente da una m.d.p. che danza, scruta, irrompe, ruota, oscura e deforma (azzeccate sequenze per simulare il giramento di testa, da alcol o da veleno); il montaggio e i trucchi del maestro londinese (macchina che sbanda, i capelli che coprono la visuale, il cannocchiale!) riescono a racchiudere lo spettatore in uno schermo fantastico, senza più contatto col mondo esterno: l'esperienza è quella del volo completo, simile a quella di un ottimo libro, di uno splendido sogno (anche di un film d'animazione, tanto è lo "stacco"). Insomma, non si è più in sala, talmente forte l'esplosione narrativa; la sfera emotiva ha perso la bussola ed è davvero convinta di essere a Rio, nella villa di Alex Sebastian.
Dialoghi scoppiettanti (l'ironia c'è eccome...); interpretazioni magistrali (Cary Grant tribolante di passione amorosa, Ingrid Bergman, bravissima nelle scene di "debolezza"); ritmo ineccepibile: geniale la trovata del countdown scandito dalle bottiglie di Champagne (un po' come quando stanno per finire le Peroni alle nostre feste...); pure la fotografia sta lassù (viste su Rio, su stradine litorali e altro).
Non c'è bisogno di citare altro, né zoomate, né chiavi...è tutto lì. Solo di rimando, accenno all'astuta definizione di "MacGuffin" (?) che Hitchcock diede a Truffaut, testimonianza della sua grande conoscenza dei meccanismi psicologici all'interno del cinema (nonché del suo humour).
Pelle d'oca e tremore alle gambe, ora conosco gli effetti dell'ecstasy.
Guardatelo tutti, una volta alla settimana, per esempio il sabato sera.
(depa)

1 commento:

  1. Sono totalmente d'accordo con te, Depa, e sottoscrivo in pieno la tua recensione.
    Alta tensione dall’inizio alla fine, dalla corsa in macchina iniziale (uno spasso la Bergman ubriaca!) alla scritta The End.
    Il maestro usa tutte le sue più raffinate e note tecniche e il risultato è questa pellicola capolavoro. Assolutamente da vedere!
    In realtà c'è solo una cosa sulla quale non sono d’accordo con te: quando stanno per finire le Peroni alle nostre feste, la tensione è molto più alta! ;)

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