
Esercizio il laboratorio nemmeno tanto originale, dato che giò "Via col vento" fu realizzato con attori giapponesi, che interpretavano agenti segreti in incognito, doppiati successivamente da attori statunitensi, sovrapponendo infine i dialoghi di una commedia rosa (!?) alle immagini di una spy-story.
James Tokyo è un vecchio marpione che la sa lunga ("Vive su di un pezzo di carta?!"), per impossessarsi dell'ambita ricetta per l'insalata di uova, ha a disposizione una collaboratrice per cui non esiste mission impossible ("è riuscita a recuperare anche la sua verginità persa da tempo"!).
Woody, come un bambino ispirato e scatenato, gioca di doppiaggio e di montaggio, regalando sorrisi allo spettatore ("Io mi commuovo ai matrimoni!"). Divertissement tributo alle infinite fantastiche possibilità da/di imprimere su quel nastro. Riuscendo pure a rendere avvincente questa rincorsa senza senso, sorprendendo sé e il pubblico più scettico, il quale si ritrova ad apprezzare i colori accesi, il montaggio creativo e i colpi di scena di questa pellicola che fu "La chiave delle chiavi" di Kizi Kizino e che divenne la chiave dei chiari (di uovo) di Woody...e di chi se no?
(depa)
Nessun commento:
Posta un commento