Pomeriggi finesettimanali autoleccanti
metaforicamente sino a un certo, la televisione può venire in soccorso.
Anche se la proposta è un esempio di forma senza contenuto, anzi meglio.
Glorioso già dimenticato ingresso di Kevin Costner regista al Cinerofum, “L’uomo
del giorno dopo” (t.o. “The postman”), del 1997, promette individualismi,
emancipazioni e indipendenze consapevoli, ma si accovaccia sulla bandiera,
solite stelle strisciate, palesando la visione ristretta di un non autore.
United for
Tra le proposte televisive, dopo le western, quelle belliche
sono al secondo posto. Un nome che riecheggia spesso è “Navarone”, ideale punto
critico del secondo conflitto Capitale. Cinerofum già indica qualcosa di
storto, non potevamo che dirigerci verso l’Egeo a dorso, arrivando in ritardo
di 17 anni, ma in tempo per incrociare Guy Hamilton (1922-2016): il suo sequel
“Forza 10 da Navarone” è ancora lì che surfa.
Motivi per viaggiare
Recentemente ripresentato da “RaiMovie” in occasione del suo restauro, con “I 9 di Dryfork City”, t.o. “Stagecoach”, ché di remake del 1966 si tratta, posso rincontrare Gordon Douglas. Il regista che ci ha convinto con lavori semplici quanto efficaci, ventisette anni dopo il western più osannato, non tremò dietro la m.d.p. continuamente percossa, riuscendo a riportare tutti a casa...
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