Fioccano le proiezioni nella nuova "Sala Vacanze". Raccogliamo tutte, o quasi, le proposte. Anche le televisive. Per Steven Soderbergh, si può fare. Il regista di Atlanta, nel 2011, si portò "avanti", col contributo di Scienziati e Istituzioni: "Contagion" mette in scena ciò che poi abbiamo visto. La pandemia viene ritmata e inquadrata colla giusta iniezione d'ansia e alienazione.
Sceneggiatura interessante, quella d Scott Z. Burns, con qualche punto sporco (l'inserviente...), ma che denota lo sforzo di sintesi per riuscire a ricostruire un'allerta credibile. Si parte dal giorno 2° tanto per esempio, come dire: "la puntualità è un'utopia".
Poi si corre, colle musiche del newyorkese, classe 1954, Cliff Martinez, a scandire l'inesorabile escalation di terrore. Lo scenario tristemente noto, prevede il complottista di Jude Law, figura essenziale alle organizzazioni scientifiche, anch'esse rappresentate nel film, che potranno elevarsi con tutta la retorica di cui dispongono (tipicamente, gli occhi roteeranno dinanzi a quei poveretti che non sanno cosa sia un fòmite) Maestria e astuzie del regista si condensano in un film che intrattiene, con alcune scelte coraggiose: il sontuoso cast di morti. Gwyneth Paltrow, Kate Winslet andate ben presto. A fine serata, con Elena più o meno soddisfatti, col finale melenso di padre rinsavito, Matt Damon, e Marion Cotillard doppiata come non si dovrebbe.
(depa)
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