Dopo il calcetto di corsa all'"America" dove, vai a sapere perché?, proiettano "Eva contro Eva", del 1950, di Joseph L. Mankiewicz. Migliore "giuria" e "femminile" al "Cannes" dell'anno successivo, written and directed dal regista statunitense, narra dello scontro artistico e esistenziale tra Eva Harrington Vs Margo Channing...vecchie e nuove leve pronte a sbranarsi per una conferma.
Eva, Eva, "cosa ne sapeva?" Sogni di ragazza...Eddie morto, qualche sotterfugio, poi il teatro di San Francisco...Ancora una volta Anne Baxter: perfetta la sua "Femmina fragile e indifesa", non distante, nel tempo, da Margo ex diva, Gloria al termine del boulevard: Bette Davis solidissima.
Pare semplice, ma il plot è pazzesco. Perché?...Cinema?...Da Hollywood "non si torna indietro". Dialoghi più che sofisticati, perfetti. Agnello in un una selva di lupi, sperduta nella giungla, Eva avrà artigli nascosti. Fancy parts..."giovane e bella"...Dai, "chiamala ragazzina"! Ma questa "ragazzina" è dolcissima (appare Marylin Monroe e la sua carriera che sorse a oriente). Fire & Music! "Solo uno scherzo innocente" in un WC gelido. Eva, "un nome, un simbolo, del male!" Esiste ego al riparo delle lusinghe? [l'arte non esiste] Super iper sofisticato contro lo show-biz imperante. Masterpiece, sta su da solo.
Da notare come il freddo e cronachistico titolo americano, "All about Eve", sia stato saccentemente interpretato dai distributori italiani.
Da notare come il freddo e cronachistico titolo americano, "All about Eve", sia stato saccentemente interpretato dai distributori italiani.
(depa)
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