Ancora ispirato a "Commedie e proverbi", nel 1982, Éric Rohmer restò appresso ad una ragazza e le sue strampalate teorie amorose, quelle di ognuno. "Il bel matrimonio", del 1982, spumeggia con ironia sull'imprevedibilità delle corse amorose.
In incomprensibile ritardo al "City" (con Elena eravamo lì dietro), perendo la scena iniziale: brutto ricevere le telefonata del suo compagno mentre siete a letto (...). Una donna e l'amante alle corte, volano minacce matrimoniali. Le Mans, spettacolo! Non sposarsi con nessuno, ma in generale, stizzirsi e reagire brusquement. Claude sarebbe stato l'unico...Sull'idea di matrimonio. E di amore. I personaggi di Eric Rohmer sembrano "sbandati", ma in qualche modo mettono in moto l'azione. "Sai che c'è? C'è che mi sposo!" (accende un cero). Svolazzi, fantasie, illusioni di ragazza capricciosina e ingenua. "L'istinto scomparso di respingere per attirare". Sabine topo ragno in cerca di marito. Sabine "non mangerà uomini", bien sur, ma rompere loro le palle sì. "Inesplicabilmente non innamorato di lei". Ma ecco, per Sabine, un'altra preda, si riparte...
(depa)
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