Giostra amara

Nelle sale, questo mese, è stato possibile raccogliere alcune importanti pellicole di Éric Rohmer. Solo una c'è sfuggita, ma non "Le notti della luna piena" (1984): la perfezione della poetica rohmeriana, sensibile e ironica.Con Pascale Ogier (1958-1984), anche scenografa e costumista, scomparsa infartata lo stesso anno, e Fabrice Luchini. Il quarto di "Commedie e proverbi" recita: “Chi ha due donne perde l'anima”...figurarsi se vi aggiungi due case. Inizia a novembre questo rischioso gioco di Louise. Una notte in bianco fa bene alla salute, piuttosto che trascorsa con un uomo che non sa essere felice. A dicembre già le cose sono complicate. Poi Octave non è che può restare lì, in attesa, alla porta! Louise muove i suoi passi sincopati e ineguali. “Voglia di stare sola” (shopping). A gennaio niente è impossibile. A febbraio si balla una danza macabra.
Un’altra donna braccata da uomini incapaci. Ma, nonostante le molteplici lacrime di Louise, come sempre in Eric, l’ironia non manca in questi siparietti di molla e tira.
(depa)

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