Nuove madri

Dopo 11 anni, Vsevolod Pudovkin è tornato a trovare il 'Rofum, con "La fine di San Pietroburgo". Del 1923, sprigionata nel decennale della Rivoluzione d'Ottobre, è una pellicola demagogica sovietica, densa di retorica proletaria, giusta, cosparsa di grinte espressioniste e servita da un montaggio sovversivo. Da vedere.
Da "Ermitage" il DVD, collana "Kino in CCCP", nella versione restaurata e musicata nel 1968 ("Primo assistente e secondo" erano presenti). "Carrellate" sui volti di gente di Novgorod, dell'Oblast di Peuza. Il mulino gira, le nuvole vanno, mastica il vecchio...è l'ora di pranzo (scarno). Gente sofferente, morente, eppur bisogna andar in città, lavorar...Facce scarne e smunte di miserabili. Nella capitale dello zar, per esempio, tra monumenti rampanti e palazzi incombenti, allucinanti. Gli impianti delle officine Putilov, frattanto, si gonfiano di fuliggine, fuoco e metallo fuso. Di comunisti e azionisti. Anche a Obukhov. Tutto ciò comprato e venduto in borsa da baffuti eserciti di pasciuti e ben vestiti. La prospettiva, succulenta per il capitalista, di aumentare le ore lavorative. Fame e lacrime, poi pure "gli operai creano problemi!". Da Tver, krumiri con le ciocie. Picchetto! Ai tempi dello tzar era permesso, non come coi DDL di oggi meloniani...
Ma ci si mette poco a diventare infami, in città. Ma s'ode lontano uno strepito! "Troppe barricate!", Madre Russia chiama, meglio una bella guerra! TOP se contro il suo stesso popolo! Hurrà! Attaccato allo schermo, emozionato. Abbracci e baci, in nome dello zar, della patria e del denaro: un fronte di fuoco dove i poveri krumiri finiscono in prima linea. "All'attacco!" gridato da falangi di borsisti, memorabile! Si muore per del plusvalore, bombette in aria e bombe sui corpi, "l'operazione è completata!" (tutti soddisfatti). Proiettili da cannone, niente farina pel pane! Ecco...quello strepito grande...Pane e Pace! Ecco nuovi teatranti, uomini commossi e ladies svenenti. Basta, "GUERRA ALLA GUERRA!", San Pietroburgo non esiste(va) più. Madre russa è cambiata!
(depa)

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