Primo e ultimo sarà per te

Tocca anche parlare dell'ultimo. Documentario. Intendo, di quelli proposti in rete da Cinemambiente. Compito pesante, poiché "The last pig", opera statunitense del 2017, lungi dallo stimolare una riflessione su animalismo e vegetarianismo (posizioni politiche sempre più obbligate), pare un personalissimo viaggio di espiazione, nonché un servizio su una sorta di maiali "privilegiati". Un allevatore, Bob Comis, ha guardato troppo negli occhi i maiali mandati, negli anni, al proficuo macello. S'è pentito, ci soffre. Ora ne ammazza meno. Di Allison Argo and Joe Brunette.
"Il pettirosso esalava l'ultimo respiro", robe così. "Non sono animali, ma esseri". Macello, altro che scoiattoli. Maiali speciali, problematici, una settimana alle Bahamas prima del patibolo. Prima New York e i fast-food (oh Bob, sveglia!!), poi gli errori coi maiali: molto egotismo, in fondo, una ricerca di autoassoluzione negli isterici gesti di fuga. Scavando, si scopre che non v'è un nome per nessun maiale, Bob li chiama ragazzi, ma? Racconta Bob: 2000 maiali macellati all'anno. -"Eh ma gli altri ne ammazzano 1000 al giorno". Sì, ok, ma Bob... -"Gli industrali 1000 all'ora". Abbiamo capito Bob, però...
Insomma Bob è un depresso che, per poco, ha trovato conforto nei maiali. Viceversa interruptus. W maiali e porci! Non chi li alleva o arruola. Puoi fare di più Bob, anzi Bob: il tuo cane?...Ah, lo affronta lui, quindi? Elena suggerisce di mangiarti anche il cane. Nessuno dei due. Bene, ariquindici?
L'errore di questo doc, a ben vedere, anti-animalisticamente, è dedicarsi al senso di colpa di chi ha guardato per 10 anni negli occhi di maiali per poi abbatterli (difatti è solo questione di vernice). Di questo passo, pochissimo ambizioso, hai voglia a sperare un'inversione. "Preferirei [ecco il condizionale criminale] non macellarli...ma non ci sono posti liberi". Giuro. Dove? All'Holyday-Pig? "Mi sono dato agli ortaggi, ma continuo ad ammazzare animali..." Vabbè ma allora...A Bob piace l'autunno!
Sipario Valéry: -"Che sfiga, poverini i maiali...", -"Cosa Ele?", -"Che si siano imbattuti in sto disperato". E ho detto tutto. Bob, djavavang'! Ele: "se fossi in quel cane me ne andrei...".
Non basta un'attrezzatura straordinaria, in grado di immagini ad altissima definizione, per fare un lavoro accettabile. Mi ricorda Bazil col militarismo. Qui abbiamo un vegetarianismo senza lotta di classe: zooterapia. Forse sono necessarie consapevolezza e determinazione maggiori. Per rispetto verso i maiali.
Inutile. Evitabile. Stupisce che non vi fosse altro da proporre.
(depa)

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