Poi è stata la volta di Robert Altman, ieri sera. Il sinuoso e provocatorio regista che vien dal cuore degli "States" è arrivato in sala Valéry con "Follia d'amore", del 1985, in DVD. Deliriossement elegante, vacuo ring della passione, arena-inn dove le emozioni non danno meno alla testa del gin. Prendetene un sorso. Poi via.
Mgm e Cannon Group Inc. presentano e, a quanto pare soprattutto la seconda, determinano. Screenplay based on play dello stesso attore protagonista, l'allora quarantatreenne Sam Shepard, tuttofare dell'Illinois. La storia di Eddie e May, coppia d'oro scoppiata. Lei è una Kim Basinger esaurita, ma già carica. Disprezzama, verrebbe da. Zoomate di musica country servite su luci al neon: ed è già Altman. Con la Contessa, che spara a cazzo (poi via); con Harry Dean Stanton, la mano sempre tesa alla bottiglia libera. Una follia da motel, con alti e bassi, come ogni viaggio che si. Disastro familiare. Con un soggetto così, conta massimamente il "come" e Altman lo fa alla sua maniera, trasformando la lugubre area di transito in luogo senza tempo, dagli spazi percorsi dagli inconfondibili zoom, tra le finestre del deliro, in una fotografia ovattata sintetica, artificiale come i rapporti d'oggi. Ne emerge un'atmosfera, la sua, dove luci, polverefumo, e original soundtrack forgiano una pazzia che sublima in immagine e viceversa. Un amore che s'eleva a pazzia. Dove i ricordi, da autentici alcolisti (senza nome), mentono sui dettagli.
Lungi dalla perfezione. Ma. Trattandosi di Altman, la rasenta. Poi via.
(depa)
Nessun commento:
Posta un commento