Sotto il voltino di Santa Brigida, per una volta non vestito da cowboy, ho rincontrato William Wyler. Mi ha raccontato di quando, nel 1953, si divertì a girare una favola di principessa e mezzo cenerentolo. Si ricorda che rise sin quasi alla fine, per poi rassegnarsi alla realtà, in quelle "Vacanze romane".
Con Gregory Peck e Audrey Hepburn. Da Donald Trumbo, "non riconosciuto", tra gli altri. Interamente girato a Roma! Da "un paese che nessuno nomina", la principessa Anna, "sempre sorridente" muove la manina per tutti. Con nonchalance, anzi La nonchalance tra vecchi poco divertenti e ruolini di marcia, "programmi!", da esaurimento. O capriccio, che sia. Il grande cancello della sua sontuosa gabbia si è chiuso alle sue spalle e già sorride! E ia, il tassista se deve accurca'! Tutta colpa del medico! Girovagante tagliata alla popolana (via il cono, plop) (un boiler!). "Mischiarsi alla gente", "da Rocca!", "per divertirsi come tutti!". Ballare sotto Castel Sant'Angelo col "bel bocconcino" Peck. O una rumba col Delani! Che rissa al bacio, che fuga carambolesca! "Non subito! In seguito, credo...", Peck capace di sfoderare la vis che abbisogna. Commedia sentimentale, con la sua improvvisa, quanto prevedibile, curva. Qualcosa è cambiato, tutto accadde in 24 ore. Innamorata impossibile, come lui, sorride in lacrime, la principessa Hepburn. Te lo meriti, sfigato!
(depa)
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