Chi disprezza fava

Nello studio Negri siamo giunti metterci in pari con la filmografia del sorprendente Paul Thomas Anderson. Il tempo passa, lo stupore scema e colpisce tanto più la scadenza dell'ultimo lavoro del regista di Hollywood. "Licorice pizza", del 2021, s'accontenta di un amore tra due adolescenti diversi.
Chiacchiere d'amore, pindarici giovanili, ripresi e musicati con tenerezza. Un altro amore da subito. Un altro scorcio sulla Hollywood del regista. La m.d.p. ti culla come un materasso ad acqua. Carica drammatica spesso a vuoto. Le canzoni comandate. Che ci sia di mezzo il lavoro, poi, a supportare la retorica tutta statunitense (tesa a farvi dannare for the money, altrimenti looser), non ha nulla di entusiasmante. Una corsa verso l'alto per nulla "emozionante". Momenti di bassa teen comedy, paurosamente sul limitar del suo peggior omonimo. Il borioso stucchevole Jack Holden. Ma perché?
Non che il 2021 sia stato affollato (sale chiuse, Carte collezionate tra Minari e Allen), ma questo mediocre film è il peggior dell'affermato regista di L.A. "La  prestigiosa rivista Cahiers du cinéma", con "Best Movie" (?), se ne fregherà e fatturerà.
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento