"Non sei me!"

Sinora, al Cinerofum, abbiamo conosciuto solo il John Woo patriottico. Poi, come noto, fece il Gran Salto, ruzzolo per alcuni, nella Hollywood più spendacciona. Fedele alla sua filmografia, sia chiaro, fabbricante ben contento di sporcarsi tutto d'action movie. Nel terzo cimento, del 1997, riuscì a chiudere una pellicola grazie alla solida e accattivante impalcatura. Temi classici, il doppio, male e bene, lo scambio di ruoli, in salsa bullet orientale: "Face/Off" offre un crescendo notevole.
Nell'incipit liberty, molta poetica del regista già lì, coi rallenti ancora accettabili prima di debordare l'attimo dopo. I due protagonisti, con un affascinante chiasmo, giocano coi propri carismi. Scrollandosi di dosso l'affettazione iniziale (l'eroe passerà immancabilmente dalle stanze dei figli prima dell'ultima spedizione), dando massa, finalmente, al soggetto che lo chiede. Concessioni varie alla brutale stesura ("John, ci ho ripensato, è una missione suicida", dai...); non tanto inverosimiglianza, quanto bruttezza. La scena della prima morte dell'insopportabile galletto (pistola alla tempia, sfila il coltello? Oh John!). Povero Nicolas Cage, svestiti gli stracci del mercenario di lusso, può iniziare a recitare. Poi l'intreccio va da sé.
Biotecnologia al servizio di Hollywood (il capitale è lo stesso). Uno scorcio, minimo e distorto, sul sistema carcerario ("Amnesty" and "Ginevra" bye bye), quindi botte, spari, salti (seconda volta con John Travolta), senza dimenticare colombe e drappi tanto cari. Le sequenze di grande effetto visivo e simbolico del cinese (la scena in cui i due rivali, scambiati, sparano alle rispettive figure riflesse; o il funerale finale). Come accennato, un soggetto che vale una tesi (l. "Le narrative del male" Franco Angeli Ed.), "non sono morto, sono me stesso!", poi proiettili veri. Non si ferma mai duracell Woo (la mira non aiuta); tra piccoli e grandi (auto)tributi, l'adrenalina s'accumula.
Si era ancora in tempo; gli anni passano, i dubbi su John Woo sunsweet, purtroppo, aumentano.
(depa)

1 commento:

  1. Tanto tempo che non guardavo un action/ thriller movie e ho passato un paio d'ore molto piacevoli, seppur purtroppo problemi di connessione mi hanno spezzato la visione e dunque ho potuto godere solo in parte del pathos che cresceva. Peccato. Comunque, per quel che posso goudicare, mi e' piaciuto e concordo sulla citazione della "scena in cui i due rivali, scambiati, sparano alle rispettive figure riflesse" in quanto "di grande effetto visivo e simbolico".
    Dove vivo l'action movie e' praticamente l'unico genere che la gente guarda e cio' lo considero un limite culturale di questa societa', tuttavia (forse anche per questa visione insoddisfacente causa internet), senza esagerare come loro, ne guarderei qualche altro volentieri.. Suggerimenti Mr 'Rofum?

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