Sonny & Rico

Se i tratti distintivi di Michael Mann, per alcuni tra i migliori, sono "maestro dei film d’azione, affinità psicologiche tra poliziotti e criminali, ritratti spesso con look alla moda. Operatore di molte sequenze dei suoi film”, allora "Miami Vice", del 2006, ne rappresenterebbe la vetta artistica. La cosa è più complicata. Nonostante la comprensibile volontà di omaggiare la fortunata serie TV di 50 anni fa, cui contribuì pure lui, il regista di Chicago non può essere sempre Re Mida.
Immagini cesellate, sbirri e cattivi delle serie di una volta, ai giorni d’oggi. Cellulari, schermi al plasma. Sfruttamento della prostituzione è la base. Infiltrati e talpe, per forza. Carichi via terra, mare aria. Insomma, per Mann intreccio e dialoghi non contano un mazzo di prezzemolo e si volge a impressionare il pubblico, riuscendovi, con il fulgore delle sue sequenze. Rapporti ricattatori in ogni dove, cui solo l’affiatamento dei due buddy può resistere: Sonny & Rico. Dialoghi degni del programma tv. Auto, aerei motoscafi; nessuna moto. Mojito! E poi musiche, tante musiche! Gong Li I Love You (Colin Farrel, che con lo sguardo dice “mi ti faccio”,  e Jamie Foxx per chi preferisce). E’ scoccato l’amore! Ma il nostro integerrimo si riunirà al suo dovere. Attimi di grande e di piccolo cinema d’azione (la sparatoria decisiva sulle rive del Miami). “Tant’è, non han beccato nessuno”, chiosa Elena. Effettivamente. Ma, quindi, “Da non perdere” o “buono per un pomeriggio estivo”? Vuoi vedere che Mann è Cassano?
(depa)

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