Qualcuno non ci crederà. Vedere così, all'improvviso (puf!), comparire il nome Paolo Virzì tra i post de "Il Cinerofum", farà sobbalzare qualche natica. Ebbene sì, complice un volo da otto ore da consumare ed un'offerta in lingua italiana da rivedere, "Ella & John - The Leisure Seeker" fa da apripista per la cinematografia del regista romano, che tanti miei cari amici ha conquistato. Paolino qui non c'è trippa. Commedia da voto 5 ad esser generosi; non certo verso di te, cui il 'Rofum deve davvero poco (il Cinema?), ma verso i due attori protagonisti, icone di un cinema che fu. E che tu...
Oh, eccole queste commedie che riempiono le sale, di vecchi e buoni sentimenti. Intendo persone anziane e messaggi d'accatto. Un'allusione fa squittire quella distinta signora in decima fila, un gag un po' datata fa singultare sulla poltroncina all'estremità destra della sala, comodo per il corridoio...una barba bianca che pare aver raggiunto la saggezza.
Per per chi non è abituato, l'inizio di questa pellicola è un dolore acuto nell'intestino, un flash da bimixin. Quartiere residenziale con tutti i suoi personaggi ai loro posti, (sto mahler), il figlio arriva a casa del paparino e non lo trova, (dannato salvavita minchielli, non funziona...), allora si precipita sul suo suo mobile per contattare, poi corre fuori, parla con la vicina e scopre oh Gesù! Che il camper dei genitori, entrambi male in arnese, non c'è più!
E così prende il via questo road-movie della pateticità (sì proprio dove stava la sfida, la si è persa), Thelma & Louise cattolico over 70 (il canadese Donald Sutherland è del '935, la londinese Helen Mirren ha dieci autunni in meno), carico di ghigni di fronte ad un dito medio spiazzante perché di un vecio (in questo senso la sequenza del poliziotto risulta la peggiore della pellicola), pingue di lacrime da ricordo. Lungi dal rendersi conto del rischio di appesantimento, Virzì costellerà il racconto di commoventi proiezioni di foto di famiglia, cui campeggianti capelloni beventi e fumanti chiederanno addirittura di assistere...(qui la pellicola trabocca nella fantascienza). Il disperato tentativo di tenere su la "barca" col filo hemingwayano può poco. Male i dialoghi, recitazione (a parte i due "mostri") a limite della sit-com (occhi che ruotano, labbra storte, ma davvero negli USA siete tutti così? non ci credo), sceneggiatura borghese priva d'ispirazione (l'agguato dei ragazzi...).
Per fortuna, dopo un sacrosanto tradimento e l'"esilarante" disperazione della gentildonna ferita, la pellicola si fa meno rumorosa. Anzi, ne esce pure una scena di quasi sesso, unica nella cinematografia, che si rivelerà la sequenza più dolce e commovente del film.
Per il resto è un film per ragazzi...cresciuti. Non resta che salvarlo oggi su ogni supporto che verrà al mondo. Sino a quando forse anche noi saremo sufficientemente rincitrulliti da spassarcela con questo tipo di pellicola.
Ma no, ma come, ma è piaciuta a tanti miei amici!! (Dite che è l'ora che accetti l'invecchiamento? Ma io non l'ho, giuro).
(depa)
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