Mens sana in corpore suo

Mercoledì scorso nel mirino c'era un film in Sala Valéry, ma grazie all'incursione di Mino si finisce al "Nickelodeon". Sempre di film si tratta, quindi bersaglio colpito. Mentre mi dirigo, do un'occhiata al paese di produzione, Belgio, Olanda...nessun rischio. In effetti "Girl", scritto e diretto dall'esordiente belga Lukas Dhont, di soli 27 anni, risulta ben lontano dalle umide e appiccicaticce sovrastrutture mentali che attanagliano chi si aggira nei pressi della città dei papi (e non solo), riesce a maneggiare la materia LGBT con delicatezza ed attenzione per noi singolari. Non solo, ricordate il titolo del blog?, il film offre sequenze da esperto ed un'interpretazione da ricordare.

La pellicola inizia, come prevedibile, giocando sull'effetto sorpresa. Ed osservando il volto della protagonista non basteranno le rivelazioni, tanto pare appartenere al corpo dei suoi desideri. Giovane adolescente, rincorrerà il proprio sogno. Che non credo fosse tanto la danza, quanto il genere che tale disciplina richiama immediatamente, tanto da esserne diventata quasi lo sport per antonomasia. Nessun poster di grandi ballerine in camera, per esempio: le vorticose corse sono il "viatico", davvero doloroso e straziante, intimo ed esistenziale, obiettivo. L'ossessione non si distrae mai dal proprio corpo. I logoranti volteggi, ad ogni modo, rappresentano i momenti più alti della pellicola, dove interprete (il ballerino Victor Polster, Bruxelles, 2002) e regia si ritrovano maggiormente in sintonia.
Un padre che sembra atterrato dallo spazio, una società che pare pronta, solo qualche amica un po' troppo invasiva. Uno scenario ben differente da canoni; la pellicola è interessante proprio perché si tiene lontana dalle scritture già stese a centinaia, dove il conflitto interpersonale la fa da padrone, volgendo lo sguardo, invece, ad un'analisi della lotta intima, tutta personale, a dir poco psicofisca, della protagonista
Nonostante i continui sbadigli, Mino assicura che il film gli è piaciuto. Perciò tutti felici.
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento