Grandi cattivi!

La "Valéry", intendo la Sala, s'è presa una bella cotta. Basta dare un celere sguardo alle ultime bobine sciorinate sullo schermo, per capire quali siano i suoi sentimenti per Vittorio De Sica. Domenica scorsa, il regista sorano ci ha portato un suo celebre invito ad una maggiore attenzione: "I bambini ci guardano", del 1943, pur nella dirompente forma che annunciò la nuova ondata del cinema italiano del Secondo Dopoguerra, esprime un cruccio per nulla nuovo, anzi, vecchio e bigotto come il titolo, che s'espande ed esaspera come un tempo i volti più espressionisti.

Mani e piedi innanzi. Questa pellicola, tratta dal "Pricò" del pugliese Cesare Giulio Viola (1886-1958), mostra tutta l'affettuosa sensibilità per De Sica (qui con Zavattini, per la prima volta) per i piccoli ed i piccoli uomini che lo circondano. Il legame tra l'acerba purezza dei bambini e quella illusoria e infranta dei "grandi" è diretto. Soprattutto, stando dalla tesi manco troppo tra le righe, quando i personaggi del teatrino allestito attorno ai più piccoli risultassero del tutto impreparati alla loro crescita (per non dire educazione). Lascerei tali disquisizioni sociologiche, se non fosse che sullo schermo non v'è altro. Il cucciolo Pricò, il torinese Luciano De Ambrosis oggi doppiatore, è in balia del suo dramma, sul suo volto sempre stravolto (ricorda un bambolotto di qualche horror) l'immagine del terrore innaturale, per quell'incomprensibile privazione del nido famigliare così come disegnato dai suoi coetanei. Attorno a lui viveur idioti, amanti impazziti, madri perse e padri disperati. Certo, si sarebbe potuto, così di sfuggita, additare la Società che quelle situazioni prima crea, poi disfà. Ma questo è un film di "denuncia" (!), con una chiamata di responsabilità "generale" verso i minori; film comunque piuttosto anticonformista, cinematograficamente parlando, per i tempi (adulterio dinanzi al figlio, poveri diavoli straziati sino al suicidio). Forse può bastare come film di transizione, verso affreschi ben più complessi ed incisivi.
(depa)

1 commento:

  1. Spesso quano la sala Valery si prende una cotta , io la seguo ouh... pero' questa volta l'immenso De Sica mi ha un po' deluso. Film di denuncia per quei tempi, probabile, ma per i nostri di tempi risulta troppo "superficiale" e dunque, a tratti, il film quasi noioso. Le interpretazioni degli attori non certo memorabili (bambino in primis) non aiutano. Altra cosa i Suoi "immortali"...

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