Il fine settimana appena trascorso, allungatosi sino ad abbracciare il martedì dell'Immacolata, è stato ben prolifico "a livello di cinema". Si è partiti domenica, in sala Valéry, colla visione de "La calda amante" (originale "La peau douce"), film del 1964, scritto e diretto da François Truffaut. Una delle tante storie d'amore, nata storta come lo zig-zag d'un fulmine: morbida e fresca nel battito che pompa, mortale in quello che, per l'ultima volta, ritira tutto.
"Lui ha 40 anni, lei 38. L'altra 22, il resto sono dettagli", come chiosò lo stesso Truffaut; particolari, però, che generano ansie, timori e caricano tutto d'oscuri presagi; sotto le lenti deformanti della passione e della gelosia, i personaggi di questo triangolo amoroso, spezzato in tragedia, traviseranno e sbaglieranno. Pur con tutta la calma e l'istruzione che il protagonista può mettere in campo (studioso affermatissimo, mai un capello fuori posto), a lui non sarà preclusa la disfatta decisiva.
Che questa narrazione fosse riuscita "algida", quando altrove sarebbe stata infuocata, se ne accorse in primis lo stesso regista. Fu un insuccesso di pubblico e critica, dopo i boati unisoni del ben più celebre "triangolo elettivo" (realizzato due anni prima); e come biasimare le perplessità della platea nel trovarsi un amante così diverso dai canoni? La recitazione di Jean "Lachenay" Desailly, come prescritto dal regista parigino, non deve rendere le emozioni dello studioso, che devono emergere dalle situazioni venute a crearsi via via a causa dalle sue azioni. Spregiudicatezza, follia, escamotage ed errori, avvicendarsi frenetico di mosse, scelte e reazioni che, alla faccia di ogni progettazione, determinano il fallimento del prof. di fama mondiale...(inciso: ah, come i cellulari hanno reso meno estenuanti ma meno avventurose le storie d'amore!). Inoltre, la contro-parte femminile, Françoise Dorléac (sorella della Deneuve, scomparve venticinquenne due anni dopo l'uscita del film), non è poi così conturbante, non suscita simpatia, niente. Tanto basta, è lì: poco più che ventenne...
(depa)
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