Un paio di sere fa, visto
anche che sull’isola di Jah si stava scatenando un inferno d’acqua, altra
proiezione in sala Town. Relax.
Ho pescato a caso trai tanti
film che ho portato con me e mi sono imbattuto in “Buongiorno, notte”, pellicola del 2003, firmata da Marco
Bellocchio, che tratta del rapimento dell’Onorevole Aldo Moro e, marginalmente,
indaga il clima di terrore in cui l’Italia viveva in quegli anni.
O meglio, vorrebbe farlo, ma
con pessimi risultati...
Il regista indaga malamente i
personaggi delle Brigate che compirono quell’incauto gesto così che, alla fine
del film, non si ha un vero e proprio profilo psicologico di essi, ma un’idea
di massima che tutti quanti potevamo già avere. Ci si annoia. Gli attori sono
di seconda fascia e si nota, a parte il buon vecchio Luigi Lo Cascio, capo
terrorista che, nelle scene dei suoi discorsi deliranti e convinti a tu per tu
con Moro, regala gli unici momenti che salvo di tutto il film, ma comunque
pochissima roba.
La storia è tristemente nota e
l’unica cosa che renderebbe ancora più fastidioso questo film sarebbe un ribaltamento
della realtà sul finale… che puntualmente arriva.
Per lo meno il regista critica
e distrugge tutti come è giusto che sia… e invece neanche questo: Babilon è tutta lì in bella mostra come
povera vittima, subito prima dei titoli di coda.
Terribile.
Ps: si ringrazia Pizzaman e il suo Italian Job in Port Antonio, Portland, Jamaica, per la connessione internet e l'ottimo Tuna Sandwich.
(Ste Bubu)
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