Davanti a un piatto

Nella "Valéry", sere fa, si cercava una pellicola ma leggera, da tenersi addosso nel primo freddo dell'anno. Tra le ipotesi, spicca nuovamente il nome di Ettore Scola. Può andare, tessuto caldo sui casi propri che ogni animo sensibile, e non, si porta appresso, dalla trama genuina, dalle fantasie vivaci. Buon appetito, "La cena", del 1998, si può anche mangiare, coi suoi appetitosi stuzzichini.
Armando Trovajoli introduce in sala: Da "Arturo al Portico", un cast d'alta quota italiota, e non solo: si decolla sgangherati. Chiacchiere, crucci, di genitori, di spiantati ("Ora tu parli, io ascolto"). Ogni personaggio nel suo angolino, ogni attore col suo siparietto, abat-jour puntata sulle interpretazioni (grandiose, differenti, quelle di Sandrelli e Gassman) e magagne quotidiane, di donne e uomini al di qua e di là del bancone. Per un gotto di rosso che sparigli le carte. Ironico, profondo, senza stress (per gli spettatori), un film corale che non tocca vette ma, alla staffetta, un podio lo recupera.
(depa)

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